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A cinque giorni dall’inizio dell’incendio che ha devastato i boschi sopra Miroglio, l’emergenza non è ancora completamente alle spalle. Le squadre AIB, i Vigili del Fuoco e i volontari continuano a presidiare l’area senza sosta, mentre il territorio conta i danni di un rogo che ha lasciato un segno profondo.

Nelle ultime ore sono arrivate almeno alcune buone notizie: nella valle Ellero e a Roccaforte Mondovì gli ultimi focolai sono stati definitivamente spenti. Restano invece ancora zone critiche sul versante di Miroglio, dove il fuoco si è riattivato nella notte, come confermato dal sindaco Adriano Bertolino. L’intervento tempestivo delle squadre ha evitato un nuovo fronte fuori controllo.

Il bilancio ambientale è pesante: oltre 300 ettari di bosco distrutti, una distesa annerita che racconta la violenza delle fiamme. A contenere un disastro ancora più grande ha contribuito una massiccia mobilitazione di mezzi e persone. Canadair ed elicotteri Heliwest hanno effettuato decine di lanci, prelevando acqua sia dagli invasi di Prato Nevoso — tra cui il nuovo bacino della Trucca Sapè — sia dal mare di Loano.

La macchina dei soccorsi non si è mai fermata: nella giornata di ieri sono proseguite le bonifiche e i controlli sul territorio, mentre durante la notte ha operato la squadra AIB di Frabosa Soprana. Anche oggi i volontari pattuglieranno l’area, sperando che la pioggia possa finalmente dare il colpo decisivo al rogo.

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