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Un agente della Polizia penitenziaria in servizio presso la Casa circondariale di Cuneo è stato aggredito nella notte tra sabato e domenica da un detenuto, che lo ha colpito con un pugno attraverso lo spioncino della cella.
L’agente, immediatamente soccorso, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Cuneo, dove i medici gli hanno riscontrato lesioni guaribili in cinque giorni.
A denunciare l’episodio è stato l’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria). Secondo la ricostruzione, il detenuto – insieme al compagno di cella – avrebbe preteso con insistenza la consegna immediata di un nuovo cavo per la televisione. L’agente, dopo aver spiegato che avrebbe provveduto la mattina seguente, è stato improvvisamente colpito con un pugno.
«La situazione nelle carceri italiane – commenta Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp – è sempre più difficile per la polizia penitenziaria, costretta a operare con una popolazione detenuta sempre più violenta e in condizioni di grave carenza di organico».
L’episodio riaccende i riflettori sul tema della sicurezza e delle difficili condizioni di lavoro del personale penitenziario, spesso esposto a rischi e aggressioni.