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Il prezzo del grano duro è sceso a 28 euro al quintale, con un calo del 30% in un anno, tornando ai livelli pre-guerra in Ucraina. Un valore che non copre più i costi di produzione, cresciuti del 20% dal 2021, e che mette in ginocchio migliaia di aziende agricole italiane.

In Piemonte il settore cerealicolo conta quasi 79 mila ettari coltivati e oltre 11 mila aziende, per una produzione di circa 4,5 milioni di quintali. La Granda si conferma tra le province più vocate: 4.400 aziende, 17 mila ettari coltivati e 1,8 milioni di quintali prodotti.

Coldiretti Cuneo ricorda che il progetto di filiera Gran Piemonte, avviato nel 2020 con il Consorzio Agrario del Nord-Ovest, rappresenta un’alternativa concreta. Solo nell’ultima campagna hanno aderito oltre 1.000 aziende piemontesi, con 9.800 ettari coltivati e 420 mila quintali prodotti. In provincia di Cuneo la filiera coinvolge quasi 600 aziende, per oltre 5.500 ettari e 240 mila quintali di produzione.

Secondo Coldiretti, i contratti di filiera garantiscono premialità economiche, sicurezza e tracciabilità, contrastando le speculazioni e le importazioni dall’estero che spesso non rispettano gli standard qualitativi italiani. L’obiettivo ora è ampliare ulteriormente la rete, rafforzando la sovranità alimentare e offrendo nuove prospettive di reddito agli agricoltori locali.

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