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Serata ad alta tensione venerdì 12 settembre al carcere “Cerialdo”. Nel reparto “Stura” un detenuto sudamericano, già noto per aggressioni, ha colpito due agenti – uno con un pugno, l’altro con una testata – dopo aver scaricato un estintore contro un vice sovrintendente. Entrambi i poliziotti hanno riportato ferite con prognosi tra i 3 e i 7 giorni.
Un’ora dopo, nel reparto “Gesso”, una rissa tra reclusi in stato di alterazione da alcol e sostanze ha reso necessario l’intervento con equipaggiamento antisommossa. Due detenuti hanno tentato il suicidio: uno tagliandosi la gola, l’altro provando a impiccarsi, entrambi salvati dalla polizia penitenziaria.
«Cuneo è l’emblema del fallimento del sistema penitenziario» denuncia l’OSAPP, ricordando anche il caso di un detenuto di 265 chili che da un mese impegna quotidianamente dieci agenti per il piantonamento in ospedale. Il sindacato sollecita il ministro della Giustizia Carlo Nordio a interventi immediati e concreti.